Orcolat ’76 a Foligno
Sabato 12 gennaio 2019, ore 21 all’ Auditorium San Domenico di Foligno, lo spettacolo “ORCOLAT ’76” con Simone Cristicchi, Maya Monzani, Francesca Gallo, l’Orchestra Oida, Orchestra Instabile di Arezzo, con il Coro del Friuli Venezia Giulia preparato dal M° C. Dell’Oste e diretto dal M° V. Sivilotti, che ha curato anche arrangiamenti e musiche originali, i testi inediti sono di Simone Cristicchi e Renato Stroili.
L’Orcolat (“orcaccio”, spregiativo del friulano orcul, “orco”) è un mostruoso essere che la tradizione popolare indica come causa dei terremoti in Friuli. L’Orcolat è una figura ricorrente soprattutto nei racconti della tradizione popolare. Vivrebbe rinchiuso nelle montagne della Carnia: ogni suo agitarsi bruscamente provocherebbe un terremoto.
Perché “Dove è stato, il terremoto ritorna, e dove non è mai stato, viene”, scriveva Plinio il vecchio. A oltre quarant’anni di distanza da quel 6 maggio del ’76, quando la terra salì come un cavallone e si ritirò a riposare come niente fosse: “in quei momenti – chiosano Simone Cristicchi e Simona Orlando – puoi vedere i vitigni ascendere in paradiso e ricadere all’inferno. L’Orcolat è ancora vivo, una creatura veloce e famelica che ti rincorre e vuole a tutti i costi raggiungerti.” Un racconto dei fatti di quell’anno – che hanno lasciato ferite ancora aperte, cicatrici che non andranno mai via – momenti certo tragici, ma che sono stati presupposti di una rinascita che ebbe del miracoloso e pose all’attenzione dell’Italia su quello che venne chiamato il “modello Friuli”. Un lavoro attento e documentato attraverso i ricordi e i racconti di chi visse quei momenti, un lavoro che ripercorre quei giorni, tra realtà, sogno e speranza per il futuro, in una sorta di ponte ideale con i nostri tempi, particolarmente attuale, viste le più recenti unghiate del mostro nel Centro Italia.
Molte realtà artistiche di alto livello si trovano coinvolte sul palco in un significativo lavoro di squadra: dal Coro del Friuli Venezia Giulia, preparato dal Maestro Cristiano Dell’Oste, alla Mitteleuropa Orchestra, entrambi diretti dal Maestro Valter Sivilotti, con gli interventi recitati di Maia Monzani – storica interprete dei nostri palcoscenici – fino agli autori di una serie di brani storici della canzone in friulano che saranno ripresi per l’occasione, come Dario Zampa, Giorgio Ferigo, Ennio Zampa. Di grande suggestione le musiche che sono state appositamente composte da Valter Sivilotti, con testi inediti del gemonese Renato Stroili e dello stesso Simone Cristicchi.
L’opera è costruita con una raccolta di testimonianze della popolazione sui luoghi del terremoto da parte del poliedrico artista romano che rinsalda il legame con la propria terra proponendo, con il suo lavoro, un’ulteriore occasione per far conoscere i fatti ma soprattutto trasmettere i sentimenti, la storia di un popolo messo davvero a dura prova.
Ingresso: libero fino ad esaurimento posti disponibili