Cinquetti

Tuffo al cuore

14 gennaio 2013 Tuffo al cuore con Gigliola Cinquetti e Valter Sivilotti – Teatro Nuovo di Verona

Gigliola sarà il 14 gennaio al teatro Nuovo con l’orchestra dell’Accademia musicale Naonis diretta dal M° Valter Sivilotti e l’ensemble vocale ArteVoce preparato da Franca Drioli. Il concerto, ideato da Luciano Teodori, con gli arrangiamenti e la direzione di Valter Sivilotti, ha per titolo Tuffo al cuore ed è una produzione per a.ArtistiAssociati di Gorizia.

L’incontro fra un musicista classico e una stella della canzone: una coincidenza. Immediato e sorprendente il feeling che si è creato, un tuffo nella passione civile dell’artista veronese sempre fedele a se stessa ma più ricca, oggi, grazie alla consapevolezza e all’armonia di questi anni vissuti con coscienza, interprete attenta ai mutamenti della società e alla sua vita di donna. Le nuove orchestrazioni di Valter Sivilotti aggiungono alle storiche hit di Gigliola atmosfere a volte orientali, a volte dell’Occidente estremo, oppure barbare o delicatamente contemporanee. Tra musica, poesia, aneddoti e racconti il concerto svelerà anni di allegria, cambiamento e orgoglio grazie ad autori che hanno scritto quest’epoca: Modugno, Battisti, Conte, Pace, Panzeri, Lennon McCartney, Trenet, De Gregori, Faletti e tanti altri. Uno spettacolo fortemente teatrale, per il suo impatto emotivo, culturale, a volte drammatico spesso gioioso e spensierato.

I biglietti per il concerto del 14 gennaio sono acquistabili al teatro Nuovo dal lunedì al sabato dalle 15,30 alle 20 (telefono 045.8006100), al Box Office di via Pallone 12/A (045.8011154), al teatro Alcione (045.8400848), nelle filiali Unicredit e sul circuito Geticket.

Quartetto pezzè

Memorial Quartetto Pezzè

Quartetto pezzè

 

3 gennaio 2012 Memorial Quartetto Pezzè – Tavagnacco, Centro Civico

Al concerto verranno eseguiti alcuni brani che Valter Sivilotti ha scritto per questa prestigiosa formazione negli ultimi 15 anni.

Giunta

Era nicu però mi ricordo

Giunta

 

30 dic 2012 – ore 21.00 Teatro Politeama – Palermo, Piazza Re Ruggero Settimo Era Nicu però mi ricordo di Francesco Giunta

Il cantautore siciliano Francesco Giunta, si esibisce al concerto di presentazione del suo CD con l’orchestra del conservatorio di Palermo e le elaborazioni e la direzione di Valter Sivilotti.

Orchestra lucana

Orchestra Sinfonica Lucana

Orchestra lucana

 

29 dicembre 2012 Orchestra Sinfonica Lucana – San Severino Lucano (PZ), Chiesa Madre

30 dicembre 2012 Orchestra Sinfonica Lucana – Potenza, Chiesa di San Francesco

L’orchestra Sinfonica Lucana diretta dal M° Pasquale Menchise eseguirà, in anteprima,  alcuni brani della tradizione popolare lucana di Pasquale Menchise elaborati da Valter Sivilotti, tratti dal nuovo progetto scritto per questa compagine.

Inoltre musiche di Strauss, Verdi e Wagner.

Marcorè a Gorizia

Neri Marcorè – Le mie canzoni altrui

 

Marcorè a Gorizia

Al Teatro Sistina di Roma il 17 dicembre prossimo,  Neri Marcorè, con gli arrangiamenti e la direzione del Maestro Valter Sivilotti, presenterà LE MIE CANZONI ALTRUI, questo il titolo di un evento speciale, di una novità assoluta, che Neri offre, a Roma, in esclusiva al pubblico del Sistina.” Il più amato dagli italiani” come lo definisce il suo amico Edoardo De Angelis, che oltre a condividere con lui una fondata amicizia, è anche testimone e complice della passione che l’artista marchigiano coltiva, come fuoco sotto la cenere: la musica. In quasi due ore di musica e parole, Neri interpreta con amorevole cura, e visibile diletto, alcune canzoni composte dai suoi amati cantautori: Vinicio Capossela, Lucio Dalla, Fabrizio e Cristiano De Andrè, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Giorgio Gaber, Luciano Ligabue , Pacifico, Gerry Rafferty, James Taylor, e infine Edoardo De Angelis, ospite del concerto in una versione a due voci della ballata romana Lella. Un repertorio vario, importante, scelto con il cuore, che Neri interpreta con affetto e personalità, senza far mancare al pubblico la sua ironia, il suo umorismo leggero ed elegante, e la sorpresa del suo debutto in veste di “autore”, con la sua Il Silenzio degli Ulivi. Infine, ecco la band: Marco Caronna (chitarre, bouzouki, aggeggi), Primiano Di Biase (piano, fisarmonica), Domenico Mariorenzi (chitarra, piano), Guerino Rondolone (contrabbasso, basso), Simone Talone (batteria, percussioni), Alessandro Tomei (flauto, sax alto, sax soprano), ben sostenuta dalla Orchestra da Camera Romana. L’incasso della serata sarà parzialmente devoluto, per la lotta alla SLA, alla Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus.

Concerto della Cometa

Alcuni classici natalizi arrangiati per l’occasione da Valter Sivilotti. Il Concerto Della Cometa avrà come protagonisti l’Orchestra di Vienna “Allegro vivo”, Mariella Nava, Luisa Sello e il Coro Artemia diretto da Denis Monte e si terrà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine giovedì 13 dicembre alle ore 20.45. Per info 0432/248418

Coro Natissa

Coro Natissa

Coro Natissa
Il 15 dicembre 2012 alle ore 20.30, concerto in occasione dell’ inaugurazione dell’Auditorium comunale di Precenicco, in Via Lignano, con il Coro Natissa di Aquileia diretto dal M° Luca Bonutti ed i solisti Maria Renata Carta, Marko Feri, Mauro Meroi e Sebastiano Zorza. Il programma musicale prevede l’esecuzione di un’anteprima del progetto “Strolic” con le musiche di Valter Sivilotti ( si eseguiranno i primi 6 quadri). Narratrice Barbara Sandri.

coro fvg

Coro + 1 con Coro FVG

coro fvg
“O magnum Mysterium” di Valter Sivilotti sarà uno dei brani presentati al concerto di lunedì 10 dicembre, ore 20.45 all’ Auditorium Piazzale Kolbe di Udine e al concerto di mercoledì 12 dicembre, ore 20.45 al Duomo di San Mauro Martire di Maniago.
Un progetto mirato a valorizzare le eccellenze dei Conservatori regionali. Un programma con brani a cappella eseguiti dal Coro del Friuli Venezia Giulia diretto dagli allievi dei corsi di musica corale e direzione di coro dei Conservatori di Udine e Trieste e di volta in volta accompagnati da strumenti sempre diversi. Non essendoci un repertorio specifico e comunque non molto vasto per coro e strumento solista, eccezione fatta per la classica soluzione dell’organo o pianoforte, si è pensato di commissionare a dei compositori locali delle composizioni ad hoc. Sono stati interpellati quindi alcuni direttori di chiara fama quali Paolo Paroni e Valter Sivilotti, oltre al celebre saxofonista Klaus Gesing da qualche tempo residente in regione, e uno degli specialisti della musica gospel, il pianista Rudy Fantin.
Il progetto quindi assume una valenza molto originale. Musiche in prima assoluta, giovani direttori e giovani interpreti, con il coro a fungere da laboratorio.
Nascono così nuovi repertori, nuove idee creative, con il preciso intento di mettere in circolazione nuova linfa nel solco millenario della musica sacra, con un strumento insolito a concertare con le voci a cappella.
Piccoli

Orchestra dei piccoli

Piccoli

Il progetto dell’ Orchestra dei piccoli di Gorizia con arrangiamenti e direzione del Maestro Valter Sivilotti, si concluderà con il concerto del 7 dicembre prossimo alle ore 20.30 all’ Auditorium della cultura friulana di Via Roma a Gorizia, con musiche degli Abba, dei Coldplay e di Adele. La preparazione dei piccoli orchestrali è stata coordinata dagli insegnanti Daniela Brussolo, Annalisa Clemente, Laura Grandi e Riccardo Radivo, mentre i giovani cantanti appartengono all’ Accademia di Canto ARTEVOCE diretta dalla Prof.ssa Franca Drioli.

Don Milani

Vites di Mestri

Don Milani

L’esperienza di Don Milani rappresenta a 30 anni di distanza un fatto estremamente attuale. In un unico atto di Maurizio Della Negra, con le musiche originali di Giuseppe Tirelli e Valter Sivilotti, la direzione di Giuseppe Tirelli e la regia di Roberto Ferro, “Vites di Mestri” verrà presentato all’ Auditorium Comunale di Majano venerdì 30 novembre 2012 alle ore 20.45 con protagonisti la compagnia teatrale “Buine Blave” di Mortegliano e la Scuola di Musica Diocesana di Mortegliano.

Nonostante l’apparente cambiamento degli stili di vita, della relazione della gente con il mondo del lavoro, della modifica delle “ divisioni” in classi, della scomparsa di un certo mondo contadino e operaio, non risultano sostanzialmente modificate alcune fondamentali condizioni della Repubblica che dovrebbe fondarsi sulla carta costituzionale.

Tutto appare come se la cosa più che appartenere alla dimensione della modernità democratica, si portasse dietro un retaggio ancestrale legato a quelli che alcuni indicano come “italianità” e che dovremmo in un processo di approfondimento storico, politico e sociologico, attribuire in origine alla commistione tra un mondo di autoritarismo cavouriano sabaudo con la mollezza della meridionalità borbonica, passando per trent’anni di dittatura fascista.

La scuola, che Don Milani identifica come il momento fondante della dimensione civile della persona è rimasta immutata negli anni, dall’unità  ottocentesca del regno d’Italia, passando indenne anche dopo la fondazione della Repubblica e i principi della Carta Costituzionale fino ad oggi.

Lo Stato fa una immane fatica a modernizzarsi nei rapporti con i cittadini.

La politica è diventato il luogo della negoziazione continua e la parola progettualità appare sconosciuta.

I tempi sono mutati e il mondo è più un luogo di paure che di speranze.

Dovendo riparlarne, l’ipotesi della rappresentazione teatrale può essere una strada.

Lo spettacolo propone in un atto unico due figure di preti, uno anziano ed uno giovane che si confrontano in una sorta di reciproca confessione.

Il lavoro è stato concepito partendo dalla divisione voluta tra il recitato e la parte corale musicale, dando al primo una caratterizzazione fortemente  concettuale e al secondo una forte caratterizzazione emozionale. Entrambi gli aspetti si collocano sullo stesso piano e di conseguenza la scena dovrà accogliere  tutti i protagonisti in un unico  insieme.

Scritto in lingua friulana spera di recuperare da un lato, una dimensione letteraria finalizzata alla riappropriazione di questa lingua dai molti potenziali espressivi, e dall’altro ripropone la figura preponderante della intellettualità friulana rappresentata dal nostro clero, che per secoli è stato il legante della civiltà contadina friulana.

Il ponte tra il pensiero di Don Milani e queste due figure immaginarie di preti friulani, sta nella comunanza  della loro dimensione cristiano cattolica.

Va infine ricordato che nel decadimento culturale  propedeutico ed economico della scuola italiana, si renderanno necessari, interventi organici delle amministrazioni locali nelle attività collaterali delle scuole, giustamente riappropriandosi di ruoli che via via erano stati sottratti o trascurati; il tutto  a migliorare la relazione scuola –  comunità di appartenenza che in questi anni è andata inesorabilmente scemando.

Compito arduo ma capace, se sorretto da  volontà, rinnovamento culturale e professionalità, di dare respiro ad un mondo involuto su se stesso e incapace di mantenere identità e apertura al diverso, nello stesso tempo.