Enzo Iacchetti

Cabarettista, attore, conduttore televisivo e cantante. Il poliedrico Enzo Iacchetti presenta lo spettacolo-concerto sinfonico “Chiedo scusa al Signor Gaber”, iniziando con il Teatro Duni di Matera per la stagione “Matera in Musica”. Un concerto nel quale l’Orchestra della Magna Grecia, diretta magistralmente dal friulano Valter Sivilotti, accompagna nel migliore dei modi la storica band che accompagna Iacchetti: c’è Marcello Franzoso, nei concerti al pianoforte dal 1979 e il trio di coristi della triestina Witz Orchestra in cui convivono la coppia composta da Toni Soranno e Loretta Califra, insieme dal 1986 e Fabio Soranno, definito ironicamente la risposta italiana a Nicolas Cage. Nella nuova versione si arricchisce della dimensione sinfonica grazie agli inediti arrangiamenti curati da Valter Sivilotti, il raffinato musicista che ha diretto dal podio l’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto nella città dei Sassi.

“Sono in missione per conto di Gaber” racconta Enzo Iacchetti che è solito scherzarci su. Mica tanto in fondo, perché da anni è impegnato in prima persona a diffondere l’eredità artistica lasciata dal “Signor G”, suo grande amico e maestro di vita, per “far sì che chi conosce Gaber non lo dimentichi mai, e chi non lo conosce possa sapere quanto fosse bravo, inimitabile e irraggiungibile”.

“Chiedo scusa al signor Gaber” è molto più di un tradizionale concerto, è un susseguirsi di situazioni al limite dell’assurdo e del non senso: infatti le canzoni vengono stravolte, riscritte e “contaminate” con citazioni e riferimenti alla musica italiana contemporanea, con l’Enzino nazionale che rivisita con particolare ironia il primissimo repertorio di Giorgio Gaber.

È uno show gioioso che ricorda un Gaber allegro, forse all’apparenza meno impegnato, ma nello stesso tempo cinico ed attuale anche nelle sue canzoni da TV in bianco e nero.

Così, nel più autentico stile del “Teatro Canzone” che inventò proprio Gaber, sul palco Enzo Iacchetti “interrompe” da par suo l’esecuzione dei brani e, tra una canzone e un’altra, recita monologhi originali scritti insieme al suo autore Giorgio Centamore.

In quasi due ore di show, per la prima volta in una inedita versione con le sonorità dell’orchestra sinfonica, “Chiedo scusa al signor Gaber” permetterà di scoprire un Gaber attualissimo e un Enzo Iacchetti vero animale da palco.