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“Incuintri al doman” alla Festa della Patria del Friuli a Gorizia

Domenica 7 aprile Gorizia ospiterà l’evento promosso dall’agenzia regionale Arlef, la “Festa della patria del Friuli”. Ritrovo in piazza Vittoria fissato alle 9.45 per assistere all’esposizione della bandiera del Friuli. A seguire, a San Rocco, nella sala Incontro, la cerimonia civile con l’ inno del Friuli: “Incuintri al doman”, su testo di Renato Stroili Gurisatti e musica di Valter Sivilotti, eseguito dal quintetto femminile ArteVoce Ensemble. La bandiera del Friuli sarà poi consegnata al sindaco Ziberna da un rappresentante del Comune di Valvasone Arzene che aveva ospitato la festa lo scorso anno.

 

Nuovo inno ufficiale del Friuli

Valvasone Arzene (Pn), 8 aprile – Da oggi il Friuli ha un nuovo inno, musicato dal maestro Valter Sivilotti, pianista, compositore e direttore d’orchestra tra i più apprezzati della sua generazione.

Si tratta di “In alt o fradis” (In alto o fratelli), composizione su testo di Renato Stroili Gurisatti, vincitrice del bando indetto dall’Istituto Ladin Furlan “Pre Checo Placerean”, la cui premiazione ha concluso la celebrazione della “Festa della Patria del Friuli” a Valvasone Arzene.

La giuria, presieduta dal compositore di livello internazionale Azio Corghi e composta dai musicologi Alessio Screm, Marco Maria Tosolini, Chiara Vidoni e dal direttore dell’Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef) William Cisilino, lo ha scelto tra dieci opere ammesse al concorso.

“Alla fine – ha spiegato Screm, tra gli ideatori del bando – ha vinto un inno di grande eleganza stilistica e che per proprietà testuali meglio rappresenta il Friuli sia dal punto di vista storico, perché si lega ad Aquileia, sia per l’attenzione al sociale grazie a messaggi rivolti ai giovani. È un inno – ha spiegato – che ha grinta compositiva e timbrica: ci auguriamo venga tradotto nelle altre lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia e trascritto anche per cori, bande e voci bianche, in modo che tutti possano cantarlo in uno spirito di forte unità”.

Sivilotti, ricevendo il premio in un gremito auditorium “Erasmo da Valvasone”, ha sottolineato come “il testo corra sul filo della retorica e in tre quartine riesca a tenere assieme la storia, la particolarità del Friuli e il suo avvenire: grazie a queste qualità – ha affermato – ho avuto la possibilità di musicarlo al meglio”.

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